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Il ciclo della risaia non si ferma mai. Le fasi più delicate vanno dalla semina al raccolto, tra la primavera e l’autunno, ma anche in inverno il campo richiede le sue attenzioni. Ho scelto di raccontare il mio lavoro in risaia attraverso una piattaforma web accessibile a tutti. In questo modo, chiunque compri un pacchetto di riso può verificare com’è stato coltivato, semplicemente fotografando il QR code stampato sulla confezione.

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Fotografa il QR CODE e inserisci il numero di lotto per avere tutta la tracciabilità di ciò che stai mangiando.

Ho scelto Trusty per raccontare alle persone la mia filiera, per valorizzare i campi della Lomellina e i processi che rendono i miei prodotti bio. Il riso e il miglio che arrivano sulle tavole degli italiani hanno una storia che merita di essere raccontata, ma soprattutto il consumatore finale ha diritto di conoscere i passaggi che portano i cereali acquistati ad essere certificati biologici.

Bioagricert è la certificazione biologica e di qualità alimentare che ho scelto per garantire la filiera bio dal campo alla lavorazione e al confezionamento.

Prevenire è meglio che curare.

La strategia migliore per evitare lo sviluppo di erbe infestanti è la prevenzione. La strigliatura è una tecnica che prevede l’uso di un erpice strigliatore, una sorta di “pettine” per il suolo che, con i suoi denti regolabili, debella le infestanti quando sono ancora piccole.

La messa a punto di questa tecnica mi ha procurato l’appellativo di “donna delle 7 strigliature” poiché passo personalmente almeno 7 volte su ogni appezzamento con il mio Ford 2000 del 1970, tra maggio e giugno, prima di allagare la risaia. Un sistema meccanico per evitare tutti i diserbi chimici.

Dalla biodiversità in campo al biologico nel piatto.

La rotazione colturale è la base dell’agricoltura biologica. Cosa significa? Che il riso può essere coltivato al massimo per 2 anni consecutivi: oggi sono sempre più convinta ad anni alterni. In seguito si inserisce una coltura in rotazione che può appartenere alla famiglia delle leguminose, come soia e pisello proteico, delle colture da rinnovo primaverili come il girasole e colture a ciclo breve, come il miglio e il grano saraceno. La rotazione delle colture concorre inoltre ad esaltare le caratteristiche fisiche e gusto olfattive del riso, uno dei miei principali obiettivi oltre alla salubrità.

L’unione fa la forza.

La lavorazione del riso è uno dei passaggi strategici per ottenere un prodotto di qualità.

Ho scelto la Riseria Rizzotti di Vespolate, Novara, per la pilatura del riso con le storiche macchine “Amburgo”. Operando una lavorazione leggera, otteniamo chicchi di tonalità avorio, che mantengono al meglio le caratteristiche organolettiche del riso.

Il confezionamento avviene ad Asigliano, Vercelli, presso Primavera Food Farm. La conservazione ottimale del riso è fondamentale per portare in tavola un prodotto di qualità: per questo motivo ho scelto di confezionare in atmosfera protettiva e in sacchetti da 500 gr, proteggendo il riso dall’ossidazione.

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